Le ABITUDINI come condizionamenti mentali e un percorso verso un riequilibrio tra corpo e mente
Le abitudini sono il motore silenzioso delle nostre vite: azioni ripetute che diventano automatiche, plasmando il nostro comportamento quotidiano con un impatto profondo sul nostro benessere fisico e mentale. Come scrive Charles Duhigg nel suo celebre libro: The power of habit (2012), le abitudini sono “scelte che, inizialmente deliberate, diventano automatiche con il tempo, permettendo al nostro cervello di risparmiare energia”. Questo articolo esplora il concetto di abitudini come condizionamenti mentali a basso consumo energetico, analizzando gli ostacoli psicologici che ci impediscono di adottare uno stile di vita sano, come previsto dai programmi Happygenix e propone strategie di mental coaching per superarli.
Il nostro cervello è progettato per ottimizzare le risorse. Secondo Duhigg, ogni abitudine segue un ciclo neurologico composto da tre elementi: SEGNO (un trigger che innesca l’azione), ROUTINE (l’azione stessa) e la RICOMPENSA (il beneficio percepito). Questo ciclo, chiamato “ loop dell’abitudine”, permette al cervello di delegare compiti ripetitivi alla memoria procedurale, riducendo il consumo energetico rispetto a decisioni consapevoli. Ad esempio, lavarsi i denti ogni mattina, entrare in auto e allacciarsi la cintura di sicurezza, diventano un automatismo che non richiede sforzo mentale.
Tuttavia, non tutte le abitudini sono positive. Il prof. Giorgio Nardone, psicologo e fondatore della terapia strategica breve, sottolinea come le abitudini disfunzionali sono spesso il risultato di tentativi fallimentari di risolvere problemi, che si trasformano in schemi rigidi (Oltre i limiti della paura, 2000). Mangiare in modo impulsivo o procrastinare l’attività fisica, sono esempi di abitudini che, pur offrendo una ricompensa immediata (confort, distrazione), compromettono il benessere a lungo termine.
Adottare uno stile di vita sano, come quello proposto da Happygenix, richiede di superare un “muro” di ostacoli psicologici. Questi includono BIAS COGNITIVI, SCUSE DEPOTENZIANTI e VIE EURISTICHE che ci tengono ancorati a schemi disfunzionali.
Sono scorciatoie mentali che distorcono la nostra percezione della realtà. Il BIAS di conferma ci porta a cercare informazioni che giustifichino le nostre abitudini “malsane”( …un dolcetto non farà mai male, l’ho sempre mangiato, dai…). L’effetto Dunning Kruger (tendenza a sovrastimare le proprie capacità) ci fa sottovalutare la complessità di cambiare abitudini, convincendoci che “domani sarà più facile”, “lunedì, di sicuro, inizio la dieta”. Questi meccanismi ci intrappolano in una zona di confort , come descritto da Nardone: “ la mente umana tende a perpetrare ciò che è familiare, anche quando è dannoso” (Psicotrappole, 2013).
Sono narrazioni depotenzianti che costruiamo per giustificare l’inazione. Frasi come “non ho tempo per allenarmi” o “sono troppo stressato per mangiare sano” riflettono una resistenza al cambiamento. Secondo Nardone, queste scuse sono “tentativi di controllo che diventano trappole”(La terapia degli attacchi di panico,2016). Spesso derivano da una paura inconscia di fallire o di uscire dalla routine conosciuta.
Sono strategie semplificate che il cervello usa per prendere decisioni rapide. Sebbene utili, possono diventare un ostacolo quando ci portano a scelte automatiche e non consapevoli. Ad esempio l’euristica della disponibilità ci fa scegliere cibi pronti perché più accessibili (i “meal deal”, veleni legalizzati, su cui investono le aziende della industria alimentare), ignorando opzioni più sane che richiedono però una pianificazione.
Sono comportamenti che minano i nostri obiettivi. Procastinare l’inizio di un programma come Happygenix o cedere a impulsi momentanei (es.saltare un allenamento per guardare una serie Tv) sono esempi comuni. Duhigg spiega che “le abitudini negative persistono perché offrono una ricompensa immediata, anche se solo temporanea”. Rompere questo ciclo richiede di identificare il segno e sostituire con un’alternativa positiva che offra una ricompensa simile.
Per costruire abitudini sane e vivere in equilibrio corpo-mente, come propone Happygenix , è necessario un approccio strutturato che combini consapevolezza strategia e costanza. Ecco alcune tecniche di mental coaching ispirate a Nardone, Duhigg e alla psicologia del cambiamento:
Programmi come Happygenix si basano sull’idea che il benessere non è solo fisico, ma un equilibrio tra corpo e mente. Integrando alimentazione sana, attività fisica e pratiche di consapevolezza, Happygenix offre una struttura per costruire abitudini positive. Tuttavia, il successo dipende dalla capacità di superare il “muro” psicologico. Il cambiamento non è mai lineare ma richiede di persistere attraverso il disagio iniziale (Nardone “Smetto di fumare”2014). Le abitudini sono potenti strumenti neurologici che possono condurci verso il benessere o intrappolarci in cicli disfunzionali. Tutto ciò richiede consapevolezza strategia e impegno. Con il supporto di un approccio strutturato come Happygenix e le tecniche di mental coaching , puoi trasformare il tuo “muro” in un ponte verso una versione migliore di te stesso.
Un cambiamento autentico non nasce solo dalla buona volontà, ma richiede un approccio consapevole e strutturato, capace di integrare mente e corpo. Alimentazione sana, attività fisica regolare e pratiche di consapevolezza rappresentano i pilastri fondamentali di questo processo, supportato anche da programmi che offrono strumenti pratici e linee guida.
Percorsi come Happygenix si inseriscono in questa prospettiva: non come soluzioni miracolose, ma come facilitatori di consapevolezza e costanza, attraverso cui la persona può imparare a costruire nuove abitudini funzionali al proprio benessere.
Come ricorda Giorgio Nardone: “Il cambiamento non è mai lineare, ma passa attraverso il disagio, la fatica e la capacità di persistere” (Smetto di fumare, 2014). Le abitudini sono strumenti potenti: possono immobilizzare o liberare. Riconoscerle, comprenderle e trasformarle è il primo passo verso un equilibrio possibile e sostenibile.