Metodo 4M

Il metodo di medicina integrata studiato per i pazienti con patologie ortopediche degenerative.

Questo metodo si propone di correggere i processi infiammatori che sono alla base di molte patologie articolari, attraverso un appropriato uso delle capacità insite in ognuno di noi di raggiungere l’obiettivo di autoguarigione e autorigenerazione dell’organismo. Queste sembrano altisonanti parole che quasi vengono pronunciate sottovoce come fossero il riconoscimento di una medicina eretica. In realtà, come ampiamente comprovato, un’alimentazione disordinata, che non tiene conto delle reali necessità funzionali e con una spiccata indulgenza al piacere, è spesso responsabile di un lento processo infiammatorio, particolarmente graffiante a carico delle articolazioni. Altresì una vita sedentaria, poco propensa ad allenare i distretti articolari alla variabilità dei carichi pressori, è responsabile di un indebolimento strutturale degli elementi articolari e una successiva risposta infiammatoria. In ultimo ma non meno importante, un persistente stato stressogeno mentale è colpevole di un’alterazione immunitaria e quindi infiammatoria.

Tutto questo può essere modificato con la costanza e la determinazione di ognuno di noi, nel percorrere il Metodo 4M.

Questo metodo agisce su 4 pilastri che riportano in equilibrio l’intero organismo:

  • Metabolismo
  • Movimento
  • Mente
  • Medicina.


"Prima di indirizzare verso un intervento chirurgico, propongo ai pazienti con patologie ortopediche, ove possibile, terapie di autoguarigione o rallentamento del degrado articolare. La manifestazione del sintomo rispecchia mesi e addirittura anni di infiammazione cronica silente e uno stato subottimale di salute, che precede, a livello subclinico, la patologia vera e propria."

Uno stato subottimale di salute dipende da cattive abitudini alimentari, disturbi del sonno, scarsa capacità di gestire lo stress e le emozioni, sedentarietà molto altro ancora.

La precondizione è l’interazione con il Paziente-Persona, ovvero sapere ascoltare. Un’anamnesi approfondita senza pre-giudizi, per arrivare ad una diagnosi puntuale, con relativa terapia integrata: passaggi fondamentali che la medicina odierna tende a sottovalutare a lucro di tempo (sintomo=medicina, oppure, patologia invalidante=intervento chirurgico).

Da qui l’esigenza di un approccio medico integrato che agisca modificando o settando le abitudini su 4 pilastri fondamentali.

placehold

01 Metabolismo


Un’alimentazione a basso indice glicemico è fondamentale per riuscire ad abbassare la percezioni di dolore e il conseguente stato infiammatorio del corpo.

Molti pazienti, a distanza di uno o due mesi dall'inizio della dieta, dichiarano una diminuzione non solo dei dolori articolari, con la conseguente diminuzione dell’assunzione di farmaci, ma anche una maggiore energia disponibile, il miglioramento del riposo notturno e una mobilità più elastica. In sintesi un recupero della propria libertà!

In linea generale, dovremmo assumere cibi freschi, poco elaborati e raffinati, dando priorità alle verdure crude e cotte, prevalentemente amare poiché hanno un’incidenza positiva sul fegato, abbinandole a proteine nobili quali pesce, uova, carni bianche di origine biologica, se possibile. I carboidrati vanno assunti in dosi limitate, possibilmente integrali, in modo da evitare picchi glicemici che contribuirebbero ad un innalzamento di trigliceridi e grasso viscerale. Da eliminare o limitare al massimo gli zuccheri, i carboidrati raffinati, i latticini, gli alcolici, le farine bianche, il sale e gli alimenti processati.

Il cibo ha un effetto sul nostro microbiota intestinale, che concorre alla modulazione del sistema immunitario. Il cibo influisce anche sull'equilibrio ormonale, come il rialzo di insulina, di cortisolo e di altri ormoni che condizionano la nostra salute. Fondamentale anche conoscere il timing della nutrizione e differenziare la dieta a seconda delle epoche di vita, delle necessità nutrizionali, ormonali e metaboliche. Un cibo può essere funzionale o dannoso in base al nostro sistema ormonale, alla nostra capacità di digerire gli alimenti, alla salute del nostro sistema digestivo e immunitario, allo stile di vita e al metabolismo basale.

L’eccesso di carico ponderale (peso) aggrava le patologie articolari per un effetto meccanico diretto ma in particolar modo a causa del perdurare di uno stato infiammatorio. Fondamentale quindi ritrovare e mantenere il peso forma.

placehold

02 Movimento


Il dolore spesso impedisce l’attività sportiva, fondamentale invece per il benessere psico-fisico. Attraverso il Metodo 4M imparerai gli esercizi di flessibilità e di forza studiati per chi, come te, soffre di patologie ortopediche.

Molti pazienti ortopedici, provando dolore, limitano al massimo il movimento. Ciò implica un peggioramento della sarcopenia (perdita della forza, della quantità e della qualità della massa muscolare) con conseguente aggravio del carico ponderale sulla parte scheletrica, un aumento dei dolori e della rigidità muscolo-scheletrica e un conseguente peggioramento del quadro articolare e in ultima analisi dell’umore.

Il Metodo 4M prevede diversi programmi di allenamento in base alla gravità della patologia:

  • Esercizi pre e post operatori: è fondamentale arrivare all'intervento chirurgico, qualora questo non possa essere evitato, nelle migliori condizioni psico-fisiche. Come un atleta si prepara a una gara per mesi, così i pazienti si devono preparare per mesi a un intervento chirurgico migliorando la flessibilità, la forza e la resistenza muscolare, arrivando al peso forma per non gravare sulle articolazioni. Il tutto si traduce in minori rischi intraoperatori, migliore e più breve tempo di recupero. Anche nel post-operatorio il paziente deve iniziare da subito con l’allenamento quotidiano, costante e incrementale.
  • Esercizi cardio: il dolore spesso induce a uno stato di immobilità, convinti che, non sollecitando l’articolazione, il dolore passi prima. Spesso questo non avviene e, anzi, peggiora. Un allenamento leggero, quotidiano, di qualche decina di minuti, a moderata intensità contribuisce al dimagrimento, alla mobilità dell’articolazione e il dolore nel tempo si affievolisce. Parallelamente l’allenamento cardio risulta efficace nel riequilibrio glicemico, nell'ossigenazione dei tessuti e nella prevenzione delle patologie cardiovascolari.
  • Esercizi di stretching attivo e passivo per aumentare flessibilità ed estensione articolare, migliorare la coordinazione e attenuare la tensione muscolare.
  • Esercizi propriocettivi per recuperare un corretto rapporto di equilibrio anti-gravitario.
  • Esercizi di forza per migliorare la tonicità muscolare e prevenire la sarcopenia. Inoltre l’incremento della massa muscolare aumenta il metabolismo basale contribuendo al dimagrimento. 
placehold

03 Mente


Le false credenze e le abitudini sbagliate rallentano il percorso che porta al raggiungimento di uno stato di salute ottimale.

Attraverso incontri cadenzati con il mental coach e, dove necessario, con lo psicoterapeuta, imparerai ad avere un rapporto equilibrato con il cibo, senza considerarlo consolazione o gratificazione ma piuttosto un prezioso alleato nel mantenimento o raggiungimento del migliore stato di salute e benessere. Apprenderai inoltre tecniche di respirazione, meditazione, gestione dello stress per ridurre così momenti di tensione e riuscire a moderare il cortisolo, l’ormone che si attiva in caso di stress prolungato, che può creare sovrappeso, ritenzione idrica, iperinsulinemia, iperglicemia, perdita di massa muscolare, disturbi della memoria, stanchezza persistente, alterazione del riposo notturno.

Il riposo notturno è fondamentale per il dimagrimento: di fatto agisce su quattro principali ormoni: aumenta la melatonina che regola il ritmo circadiano, diminuisce il cortisolo che favorisce l’aumento della glicemia e dei grassi presenti nel sangue, diminuisce la grelina, l’ormone che stimola la fame e aumenta la serotonina che stimola la serenità.

placehold

04 Medicina


Integratori alimentari, fitoterapici, farmaci specifici contribuiscono a riportare in equilibrio il corpo stimolando un percorso di autoguarigione.

Oggi non è semplice orientarsi in questo ambito e l’abitudine ormai radicata di dissolvere un sintomo con un farmaco o prendere un integratore perché elimina una patologia non sono un percorso che conduca al benessere. Un approccio integrato e sapiente è invece in grado di indurre la guarigione attraverso lo stimolo mirato al nostro impianto immunologico.