15/01/2021
placehold

Testosterone, ormone maschile presente anche nelle donne. 

Il testosterone è un tipico ormone maschile appartenente al gruppo degli androgeni che viene prodotto dai testicoli. Nell’uomo è responsabile dei tratti sessuali secondari, vale a dire della barba ,del timbro della voce e del trofismo della struttura muscolare. Tuttavia Il testosterone è presente, seppure in minore quantità, anche nelle donne ed è prodotto dalle ovaie e dai surreni.Risponde ad un ritmo circadiano, con una variazione dei livelli plasmatici intorno alle 2/3 del mattino, per poi assistere ad un calo del testosterone durante il resto della giornata.

Testosterone libero ed estradiolo

Nel sangue il testosterone si trova legato, in gran parte, a specifiche proteine plasmatiche che lo inattivano temporaneamente. In base alle richieste metaboliche, uno di questi legami, può rompersi lasciando libero l’ormone di migrare nelle cellule.Nel caso in cui vi fosse un eccesso di testosterone libero, il corpo ha la capacità di neutralizzarlo, trasformandolo in estradiolo, ormone tipicamente femminile, tramite una reazione chimica di “aromatizzazione”. L’estradiolo funziona a sua volta da inibitore della produzione di testosterone.

Gli effetti del testosterone sul metabolismo

In età adulta il testosterone non è strettamente correlato alla sfera sessuale. Gli effetti metabolici, come abbiamo già visto, sono ubiquitari. Sul metabolismo proteico, ad esempio, il testosterone esercita una azione anabolizzante, aumentando il tasso di amminoacidi nelle strutture muscolari scheletriche. Per quanto riguarda il metabolismo lipidico, regola il colesterolo, favorisce l’utilizzo dei grassi a scopo energetico, ma in caso di eccesso calorico, favorisce il deposito adiposo nella porzione superiore del corpo. A livello metabolico glucidico, favorisce l’accumulo di glicogeno muscolare e migliora la sensibilità insulina.Stimola la produzione di eritropoietina (EPO). Favorisce la ritenzione di sodio e calcio. Aiuta a mantenere efficiente il sistema immunitario; concorre ad avere un effetto neurotrofico a livello cerebrale.

Calo del testosterone

Se nella donna il calo del testosterone avviene in maniera repentina, in occasione della menopausa attorno ai cinquanta anni, nell’uomo avviene con l’invecchiamento in modalità più graduale. Questa situazione dell’ipogonadismo legata all’età è definita andropausa. Circa il 50% degli uomini sani tra i 50 e 70 anni di età hanno valori di testosterone sotto i livelli minimi rispetto ad uomini di 20-40 annidi età. Si stima che uno su cinque degli uomini sopra i 50 anni abbia valori di testosterone francamente compatibili con la diagnosi di ipogonadismo.Sintomi comuni relativi alla andropausa sono:


  •   Fatica con calo di energie
  •   Depressione, ansia, perdita di memoria e concentrazione 
  •  Perdita della libido, deficit di erezione 
  •  Tendenza all’aumento del grasso addominale 
  •  Disturbi del sonno 
  •  Aumento del livello degli estrogeni 
  •  Malattie cardiovascolari 
  •  Mal di schiena e dolori articolari. 

 Tuttavia un calo del testosterone si ravvisa anche nelle donne in menopausa, al punto che l’integrazione con questo ormone ha un effetto trofico e stimolante sul cervello, sulle ossa, articolazioni, muscoli e soprattutto ripristina i normali livelli di libido che spesso calano in menopausa.Come abbiamo potuto osservare, questa poliedricità della attività e presenza ormonale ubiquitaria sviluppa e concorre alla buona funzionalità dell’intero organismo.  

Il testosterone rigenera i tessuti cartilaginei

Recentemente si è aggiunto un nuovo tassello alla conoscenza di questo ormone sessuale. Alcuni ricercatori dell’American College of Rheumatology hanno pubblicato un lavoro su una attività del testosterone ma anche degli estrogeni a promuovere la rigenerazione delle cartilagini danneggiate. In questo studio i ricercatori dell’August University di Goettingen (Germania),hanno analizzato i tessuti articolari danneggiati dai processi artrosici. Gli studiosi hanno valutato il potenziale rigenerativo condrogenico delle cellule progenitrici (CPC) presenti nel tessuto cartilagineo danneggiato. Poiché gli estrogeni sono già conosciuti per la loro influenza sul metabolismo osseo ed in seguito alle osservazioni che hanno mostrato la presenza di estradiolo nel liquido articolare, si è ipotizzato che gli ormoni sessuali steroidi possano influenzare le CPC e, di conseguenza ,con una terapia ormonale sostitutiva diretta al liquido sinoviale articolare si possa promuovere la rigenerazione dei tessuti . Come una terapia ormonale locale (di estrazione vegetale o sintetica) nel tessuto perivaginale nelle donne in menopausa ,agisce sui fibroblasti “costruttori” di collagene, così una terapia iniettiva intra articolare potrà agire come una vera e propria terapia anti-age !

Prenota una visita al 338 6530948