Il termine dieta (dal greco diaita = regime, stile, tenore di vita) ha erroneamente assunto il significato di dieta dimagrante. Di fatto, molti associano il concetto di dieta non a una sana alimentazione, ma piuttosto a un periodo punitivo di regime alimentare in restrizione calorica.
Sono pochi i fortunati che hanno un metabolismo veloce che consenta di mangiare ciò che si vuole senza pensieri.
La maggior parte di noi ha seguito un regime dietetico almeno una volta nella vita.
Dopo un primo periodo di buoni propositi, appena si ottiene un calo ponderale, subentra un senso di gratificazione che spinge a proseguire. Man mano che si ottiene il peso forma desiderato, si comincia a perdere il focus. Risultato: si riprendono facilmente i chili persi. Le statistiche dimostrano che solo il 10% di chi segue una dieta riesce a mantenere il peso forma nel tempo. Eppure oggi, l'alimentazione è uno dei temi più seguiti. Ciononostante una ricerca svolta dall'Istituto di Sanità Nazionale* (*progetto PASSI e PASSI d’Argento) dimostra che nel biennio 2020-2021 il 43% della popolazione adulta italiana è in eccesso ponderale, ovvero il 33% é in sovrappeso e il 10% é obeso. In sintesi: 17 milioni di adulti in sovrappeso e oltre 4 milioni gli obesi.
Nel nostro Paese, si stima che l'eccesso ponderale sia responsabile di oltre64.000 decessi (ovvero del 10% di tutti i decessi) e comporti una qualità di vita scadente. Il sovrappeso e l'obesità sono l'anticamera di diversepatologie quali tumori, cardiopatie, diabete, Alzheimer e molte altre.
Se stare a dieta é quindi fallimentare, é preferibile adottare un altro approccio basato su:
(MACRO carboidrati, proteine, grassi e MICRO vitamine, sali e minerali)
Il nostro corpo necessita dei nutrienti in proporzione diversa in funzione dell'età dell'attività lavorativa/di studio, di eventuali patologie e dello stile di vita. E' fallimentare fare la somma delle calorie. Bisogna scegliere e conoscere i nutrienti corretti per alimentarsi in modo potenziativo . Di fatto i nutrienti hanno funzioni diverse, fondamentali per il corpo e il cervello. Varietà, frutta e verdura di stagione, cibi non processati danno la possibilità di creare ricette gustose e sane.
Lo stress incide pesantemente sulla perdita del controllo, insieme all'insoddisfazione, all'ipervigilanza e alla noia. L'iposiddisfazione, che crea frustrazione e rabbia, porta spesso a sfogarsi sul cibo. Ecco che allora gli alimenti non vengono più considerati per il loro valore nutritivo e potenziativo dell'organismo ma come fonte di compensazione di un disagio, di qualcosa che ci manca. L'ipervigilianza invece é quello stato di allerta, la sensazione che possa accadere sempre qualcosa di negativo. Il che comporta un aumento del cortisolo, l'ormone dello stress che crea ritenzione idrica e impedisce il calo ponderale. Il cibo diventa quindi una coccola, una consolazione a dei ritmi pressanti. In termini chimici il cibo interpretato in quest'ottica incrementa le endorfine per contenere lo stress e la dopamina per ricercare le soddisfazioni che non arrivano dalla vita.
Alimentarsi bene, in modo vario e goloso significa prevenire o addirituttra vincere patologie croniche che limitano la qualità della vita e accelerano l'invecchiamento.
Quali sono i principali errori oggi?
In Happygenix si apprendono i fondamenti dell'alimentazione, in funzione dell'età dei gusti personali, di eventuali patologie e delle esigenze professionali o di studio. L’alimentazione é gratificante, gustosa e non implica privazioni se il cibo viene scelto con consapevolezza. Si imparano tecniche rapide e semplici per gestire lo stress e le emozioni al fine di poter scegliere come vivere al meglio, in salute, sfruttando al massimo le potenzialità del nostro corpo e della nostra mente.
Giovedì 8 Febbraio sarò a UDINE, presso Là di Moret, a presentare il progetto Happygenix con l'evento: La supersalute come progetto di vita.
Ti aspetto.